La Storia

(2011 – 2025)

Des Tacum nasce nel luglio del 2011 come risultato di un progetto di ricerca sul territorio piacentino, promosso da università, gruppi di acquisto solidali e realtà impegnate nell’economia locale.
I primi passi sono quelli di una scommessa: mettere in piedi un sistema semplice ma efficace per portare frutta, verdura e altri beni di prima necessità direttamente a casa delle famiglie, senza passare dai soliti circuiti della grande distribuzione.

Nasce Grovigli, uno spazio che non è solo un emporio, ma un modo di stare al mondo. Una specie di bazar creativo, pieno di oggetti e persone impossibili da catalogare. Nascono laboratori come “Cosare e Ricosare”, che partono da una sedia dondolo fatta con le mollette e finiscono per diventare veri e propri collettivi. Tutto nasce da un’intuizione, un incontro, una cassetta di radiografie che diventa arte.

Des Tacum nasce nel luglio del 2011 come risultato di un progetto di ricerca sul territorio piacentino, promosso da università, gruppi di acquisto solidali e realtà impegnate nell’economia locale.
I primi passi sono quelli di una scommessa: mettere in piedi un sistema semplice ma efficace per portare frutta, verdura e altri beni di prima necessità direttamente a casa delle famiglie, senza passare dai soliti circuiti della grande distribuzione.

Nel 2020 arriva anche una piccola rivendita scout, e il laboratorio diventa ancora più accogliente. Intanto, la collaborazione con ACER continua: Des Tacum è ormai riconosciuta come una realtà capace di risolvere problemi concreti, con creatività e testa dura. Dove altri si fermano davanti a una porta chiusa o a un regolamento, loro entrano dalla finestra (magari con un tavolo recuperato il giorno prima da un maestro che stava per buttarlo via).

Nel 2013 arriva la prima vera svolta: un incarico del Comune per gestire sgomberi all’interno degli alloggi popolari ACER. Un lavoro difficile, sporco, che “non voleva fare nessuno” – ma perfetto per chi, come Des Tacum, aveva deciso di non tirarsi indietro. Da lì in avanti, ogni anno è stato un nuovo inizio: ogni volta che una strada si chiudeva, ne veniva aperta un’altra.

Dal 2024, una nuova convenzione triennale consolida il rapporto con il territorio. Des Tacum oggi è un crocevia, un “posto magico” – come lo definisce chi ci passa – dove incontri quello che non sapevi nemmeno di cercare.

Nel 2014 nasce Intrecci, il progetto con Caritas per recuperare mobili usati e rimetterli in circolo. Nel 2015 arriva la gestione dei mercati agricoli a Milano. Il sogno si allarga, si sposta, cresce. Nascono nuove collaborazioni, nuovi soci, nuovi rischi.

… e la storia continua

La nostra espressione

Siamo “anche” una cooperativa sociale.

Dovremmo sfruttare queste righe per raccontarvi della nostra Mission e della nostra Vision. Due parole con cui non ci sentiamo completamente
a nostro agio.

Preferiamo raccontarvi il nostro modo di esprimerci, frutto di tutto quello che è successo in questi anni, che sta accadendo adesso e che ci auguriamo continui a lungo.

Siamo quel posto dove non ci si ferma mai, quel posto dove si imparare che se una seconda chance va data agli oggetti allora la si deve dare anche alle persone.

Abbiamo imparato ad esserci dove c’è bisogno, che sarebbe più facile arrendersi ma è più romantico crederci, che una soluzione in qualche modo (alla fine) la si trova sempre.

Siamo diventati un luogo magico, dove non sai quello che trovi e dove finisci per trovare quello che non stavi cercando (tranquilli, molto spesso trovate anche ciò che vi serve)

Abbiamo imparato che la rivoluzione si fa nel cuore delle persone e che ogni persona che entra a far parte delle nostre giornate si porta dietro la sua storia.

Insomma, siamo “anche” una cooperativa sociale, è vero.

Ma ci teniamo dirvi che siamo molto di più.

Non siamo una famiglia, né una ditta

Siamo una cooperativa sociale, certo, ma soprattutto un gruppo di persone che si fida l’una dell’altra.
A volte ci si parla poco, a volte ci si ride addosso, a volte si lavora e basta. Ma ognuno sa che può contare sull’altro, e che il lavoro che facciamo è anche un modo per stare al mondo con dignità.

La squadra operativa

Siamo una squadra che non nasce da curriculum perfetti, ma da percorsi veri.

C’è chi è arrivato in silenzio e ha trovato un posto. Chi ha fatto il giro lungo. Chi era solo di passaggio e ha finito per restare.

C’è chi viene da lontano, chi ci è stato mandato da un servizio, chi ha deciso che qui c’era qualcosa da costruire. Ma tutti, alla fine, condividiamo una cosa: lavoriamo bene se lavoriamo insieme.

Sam

Coordinatore, direttore d’orchestra, con il telefono sempre acceso e le mani spesso sporche di polvere o vernice.

Goran

Caposquadra. Organizzato, affidabile, con la capacità di far girare tutto senza fare casino.

Robert (Mani d’Oro)

Restauratore silenzioso, artista preciso. Fa parlare il legno meglio di molti esseri umani.

Betti

Jolly instancabile. Sta in capannone, va in trasloco, risolve problemi che neanche sapevi di avere.

Amara

Entrato giovanissimo, oggi è un riferimento. Ha imparato in silenzio, con pazienza e serietà.

Michele

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Attorno a loro ruotano tirocinanti, scout, volontari, e persone provenienti da percorsi di fragilità: dal servizio penale esterno, dal CSM, dal carcere, dai servizi sociali.

Alcuni restano tre mesi, altri tre anni. Ma ognuno lascia qualcosa. Perché qui si impara, ma si insegna anche senza saperlo.